Demenza vascolare: quali sono i sintomi e come riconoscerli prima che sia troppo tardi?

La demenza vascolare rappresenta una delle forme più diffuse di declino cognitivo negli anziani, seconda solo all’Alzheimer. Questa patologia deriva da una compromissione vascolare che limita l’apporto di sangue a determinate aree del cervello, causando una serie di sintomi cognitivi e comportamentali. Individuare tempestivamente i segni precoci risulta fondamentale per una diagnosi accurata e per mettere in atto strategie di gestione o prevenzione che ne rallentino la progressione.

Come si manifesta la demenza vascolare nelle fasi iniziali

I sintomi iniziali della demenza vascolare spesso dipendono dall’entità e dalla localizzazione dei danni cerebrali. Non esiste infatti una presentazione clinica unica, ma una varietà di manifestazioni che possono variare notevolmente da persona a persona.

Tra i segnali più comuni nelle prime fasi troviamo:

  • Difficoltà di ragionamento e rallentamento del pensiero, che si traducono in lentezza nell’organizzazione di attività o nel risolvere problemi quotidiani.
  • Confusione mentale, con momenti di spaesamento o incapacità di seguire il filo di una conversazione o azione.
  • Perdita di memoria, in particolare riguardo eventi recenti, conversazioni o appuntamenti appena fissati. Tuttavia, la perdita di memoria in questa forma di demenza tende a manifestarsi spesso in una fase più avanzata rispetto all’Alzheimer ed è inizialmente meno impattante sulla personalità della persona.
  • Difficoltà a pianificare e ad avviare azioni, con incapacità di completare attività anche semplici o abituali, come cucinare o vestirsi.
  • Problemi di linguaggio, come la ricerca delle parole giuste o articolazione difficoltosa delle frasi principali.
  • Sbalzi d’umore improvvisi, irritabilità o momenti di depressione e apatia, anche in individui senza precedenti di disturbi dell’umore.

È importante sottolineare che la depressione risulta più frequente nella demenza vascolare rispetto ad altre forme di demenza, probabilmente perché il soggetto spesso mantiene una maggiore consapevolezza delle proprie difficoltà.

I sintomi cognitivi e comportamentali nelle fasi evolutive

La demenza vascolare può presentare sintomi che si aggravano in modo intermittente o a “scalini”, poiché la progressione della malattia è tipicamente correlata a nuovi episodi vascolari cerebrali (ad esempio, piccoli ictus). Questo rende il decorso diverso dalla demenza di Alzheimer, nella quale il peggioramento è più costante e lineare.

Oltre alle difficoltà già descritte, con il progredire della patologia diventano segni rilevanti:

  • Perdita delle capacità decisionali, con incapacità di formulare scelte razionali o portare avanti semplici ragionamenti logici.
  • Problemi motori, come instabilità della deambulazione, andatura incerta o goffa, in alcuni casi accompagnata da cadute frequenti.
  • Perdita di controllo della vescica o degli sfinteri, soprattutto in presenza di danni a determinate aree cerebrali coinvolte nella regolazione delle funzioni corporee.
  • Variazioni di personalità, con possibili deliri, agitazione, irrequietezza o comportamenti inappropriati.
  • Allucinazioni visive e uditive, sebbene meno comuni, possono manifestarsi nelle fasi più avanzate, creando disorientamento e ansia.

Un elemento distintivo di questa forma di demenza è la possibile compromissione focale delle funzioni cognitive. La sintomatologia, infatti, rispecchia la zona cerebrale coinvolta: per esempio, se l’area lesa è deputata al linguaggio, il paziente può mostrare afasia o difficoltà di comprensione; se l’area interessata riguarda la coordinazione motoria, prevarranno i disturbi di movimento.

Come riconoscere i segnali d’allarme prima che sia troppo tardi

Riconoscere tempestivamente i campanelli d’allarme della demenza vascolare è essenziale per facilitarne la diagnosi e avviare precocemente un intervento multidisciplinare. I segnali a cui prestare attenzione includono:

  • Cambiamenti nel modo di parlare e di comprendere ciò che viene detto, specialmente se questi sintomi compaiono in modo improvviso o dopo un evento vascolare (come un TIA o un ictus).
  • Difficoltà nel seguire conversazioni o nel ricordare istruzioni basilari, con confusione crescente su situazioni o ambienti familiari.
  • Sbalzi di umore rapidi e inspiegabili, passando bruscamente da irritabilità a apatia, oppure episodi di pianto o risata fuori contesto.
  • Declino nella gestione delle attività quotidiane, come pagare le bollette, organizzare appuntamenti o badare alle routine domestiche.
  • Perdita di autonomia nelle azioni personali quali mangiare, lavarsi o vestirsi.
  • Comparsa di sintomi motori caratterizzati da instabilità, frequenti inciampi, camminata lenta o strascicata.
  • Stati di agitazione, ansia o depressione improvvisa, non giustificati da motivi apparenti.

La peculiarità della progressione dei sintomi nella demenza vascolare – talvolta improvvisa, talvolta graduale – rende ancora più importante un monitoraggio attento da parte dei familiari e dei medici di medicina generale. Il sospetto deve crescere specialmente nei soggetti con storia di patologie cardiovascolari (ipertensione, diabete, colesterolo alto, fibrillazione atriale) o già colpiti da episodi ischemici.

Diagnosi differenziale e importanza della prevenzione

Una delle difficoltà principali è distinguere la demenza vascolare da altre forme di deterioramento cognitivo, in particolare dall’Alzheimer. Un tratto distintivo consiste nella maggior lentezza del processo cognitivo e nella minore compromissione iniziale della personalità rispetto alla demenza di tipo degenerativo. Tuttavia, il declino può essere più rapido e correlato a nuovi eventi vascolari.

La diagnosi si basa su una valutazione clinica dettagliata, esami neuropsicologici e strumentali (come la risonanza magnetica cerebrale per evidenziare eventuali lesioni cerebrali). È fondamentale non sottovalutare segni anche lievi, perché un intervento tempestivo sui fattori di rischio vascolare – come controllo della pressione, della glicemia e del colesterolo, attività fisica regolare, dieta equilibrata e astensione dal fumo – può contribuire a prevenire nuove lesioni cerebrali e rallentare la progressione della demenza.

Per concludere, saper riconoscere il declino cognitivo vascolare nei suoi primi sintomi permette di rallentarne progressione e gravità. Il supporto della famiglia, l’attivazione di percorsi riabilitativi e una corretta gestione dei fattori di rischio risultano alleati preziosi nella lotta contro la demenza vascolare.

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