Come scegliere il miglior conto deposito: ecco il rendimento più alto del 2025

Negli ultimi anni il conto deposito è tornato ad attirare l’attenzione di piccoli risparmiatori e investitori che cercano sicurezza e un rendimento garantito senza esporsi ai rischi e alle fluttuazioni tipiche dei mercati finanziari. Questo tipo di prodotto bancario, infatti, permette di ottenere una remunerazione sulle somme depositate attraverso un tasso d’interesse fisso, offrendo la possibilità di scegliere tra soluzioni vincolate e non vincolate, ciascuna con peculiarità e vantaggi diversi.

Criteri fondamentali per la scelta del conto deposito

Scegliere il miglior conto deposito non si limita a identificare il tasso d’interesse più elevato: occorre valutare attentamente una serie di fattori che impattano sul rendimento effettivo e sull’esperienza complessiva del cliente. Le principali variabili da analizzare includono:

  • Tasso d’interesse lordo e netto: la maggior parte delle banche comunica il tasso lordo, ma ciò che realmente interessa al risparmiatore è il rendimento netto, ovvero quello ottenuto dopo la detrazione della tassazione sugli interessi (pari al 26% in Italia) e dell’imposta di bollo, attualmente fissata allo 0,20% annuo del capitale depositato.
  • Durata e tipologia del vincolo: i conti deposito possono essere vincolati (la somma rimane bloccata per un periodo definito) o liberi (prelievo in qualsiasi momento). I conti vincolati offrono generalmente rendimenti maggiori, ma minore flessibilità.
  • Solidità della banca: l’affidabilità dell’istituto bancario è un elemento cruciale. Tutti i depositi sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per ciascun depositante, ma è opportuno preferire intermediari con rating solidi e un track record positivo.
  • Promozioni e condizioni accessorie: molte offerte presentano bonus di benvenuto, condizioni agevolate per nuovi clienti o per vincoli di durata superiore, nonché eventuali spese di gestione del conto collegato.

Rendimento più alto del 2025: le soluzioni top

Alla luce dei dati più aggiornati e della concorrenza tra gli istituti finanziari, il rendimento più alto offerto dai conti deposito vincolati a 12 mesi nel 2025 si attesta attorno al 3,5% lordo annuo, con alcune proposte che raggiungono anche il 4% o il 4,5% per vincoli pluriennali o per importi particolarmente elevati. In particolare:

  • Illimity Bank si distingue con un tasso lordo al 3,5% per i vincoli a 12 mesi tramite il deposito vincolato per clienti “premium”, con un rendimento netto del 2,59% considerando la tassazione. Anche a 24 mesi l’offerta rimane la più competitiva, mantenendo il tasso annuo lordo al 3,5%.
  • Banca Progetto segue con il 3,25% lordo (2,41% netto), offrendo un’interessante combinazione di rendimento e condizioni trasparenti su un periodo di 12 mesi. Il guadagno netto su un deposito di 20.000 euro, a fine periodo, supera i 440 euro.
  • Tyche Bank e Solution Bank, con un tasso lordo del 2,80%, si posizionano appena sotto le prime, ma presentano alcune agevolazioni aggiuntive come la copertura dell’imposta di bollo da parte della banca, che incrementa il guadagno reale per il cliente.
  • Per vincoli superiori a 12 mesi, alcune realtà arrivano ad offrire fino al 4,5% lordo annuo, a seconda della durata e della struttura dell’offerta.

Si segnala altresì la presenza di offerte su conti deposito liberi (quindi non vincolati) ma con tassi generalmente inferiori rispetto alle soluzioni vincolate di pari durata. In ogni caso, la differenza tra tasso lordo e tasso netto può essere rilevante: infatti, le tasse e l’imposta di bollo pesano significativamente soprattutto per vincoli a breve termine.

Componenti accessorie e costi da valutare

Quando si mette a confronto il rendimento dei diversi conti deposito, è fondamentale valutare anche gli aspetti meno evidenti che possono incidere sul guadagno effettivo:

  • Imposta di bollo: generalmente a carico del cliente, questa incide per lo 0,20% annuo sul capitale depositato. Tuttavia alcune banche, come Tyche Bank, scelgono di farsene carico, migliorando il rendimento netto.
  • Spese di apertura e gestione: la maggior parte dei conti deposito è a costo zero, ma alcuni istituti potrebbero prevedere un canone mensile per servizi accessori o conti “premium”, come nel caso di Illimity (7 euro mensili per la versione “Premium” contro 3 euro della variante “Classic”).
  • Penalità per svincolo anticipato: per i conti vincolati, in caso di necessità di smobilizzare anticipatamente il capitale, è normalmente previsto il riconoscimento dei soli interessi maturati fino a quel momento (o, talvolta, nessun interesse), quindi è importante scegliere la durata in base alle effettive esigenze di liquidità.

Oltre a ciò, è importante avere a disposizione un servizio clienti affidabile, una piattaforma online intuitiva e, se si preferiscono i rapporti personali, una buona rete di filiali fisiche.

Sicurezza, alternative e strategie di ottimizzazione

L’investimento in un conto deposito, per quanto possa sembrare semplice, richiede comunque attenzione e una strategia di diversificazione. Va ricordato che tutti i conti deposito in Italia sono garantiti fino a 100.000 euro per ciascun intestatario dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, strumento che protegge il capitale in caso di default dell’istituto emittente. Tuttavia, per chi intenda depositare somme più elevate, può essere opportuno suddividerle tra più conti e banche differenti, evitando di superare il limite garantito.

I clienti più attenti alle opportunità possono anche valutare l’uso di comparator online, grazie ai quali è semplice individuare in tempo reale le offerte promozionali più convenienti. Alcuni operatori propongono condizioni migliori per la prima apertura o per nuovi vincoli: è quindi raccomandabile monitorare con costanza il mercato e muoversi rapidamente quando le condizioni sono particolarmente favorevoli.

Oltre ai classici conti deposito bancari, esistono anche alternative come i Titoli di Stato a breve scadenza (BOT e BTP), che presentano una rischiosità comparabile e una tassazione agevolata rispetto agli interessi bancari, risultando spesso competitivi soprattutto quando i tassi di mercato sono in crescita.

Infine, una strategia adottata da molti risparmiatori è quella di frazionare il capitale su vincoli di diversa durata: ad esempio, dividere tra diversi vincoli a 6, 12, 24 o 36 mesi, per proteggersi da futuri cali dei tassi e mantenere una maggiore liquidità a disposizione nel tempo.

In sintesi, scegliere il miglior conto deposito significa valutare attentamente non solo il tasso di interesse dichiarato, ma tutte le condizioni economiche, la flessibilità, la sicurezza dell’istituto bancario e le esigenze personali di liquidità e rendimento nel medio periodo.

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