Confermati gli aumenti sulla quattordicesima: verifica subito cosa ti spetta sul cedolino

Con l’arrivo dell’estate 2025, la quattordicesima assume un ruolo centrale per milioni di italiani, rappresentando un importante sostegno economico sia per lavoratori che per pensionati. L’ammontare e le modalità di erogazione di questa mensilità aggiuntiva subiscono degli aggiornamenti, con confermati aumenti rispetto agli anni precedenti. È essenziale che ciascun beneficiario verifichi con attenzione il proprio cedolino per controllare quanto gli spetta e quale sarà effettivamente la cifra netta percepita.

Quattordicesima 2025: a chi spetta e come sono cambiati gli importi

La quattordicesima tocca una fetta ampia della popolazione italiana. Quest’anno, circa 8 milioni di lavoratori dipendenti e numerosi pensionati riceveranno questa mensilità aggiuntiva, con particolare riferimento a coloro che operano nel settore terziario. L’incremento rispetto agli anni passati consente una distribuzione di oltre 12,3 miliardi di euro, circa 500 milioni in più rispetto al 2023, secondo lo studio recente condotto da Confesercenti e Ipsos.

Per i lavoratori, la quattordicesima è generalmente stabilita dai contratti collettivi nazionali di lavoro ed è corrisposta, salvo diverse pattuizioni aziendali, tra giugno e luglio. Nei cedolini, la somma extra compare sotto una voce separata ed è sottoposta alla stessa tassazione IRPEF dello stipendio ordinario.

Per i pensionati, invece, l’INPS effettua il pagamento in automatico, se risultano rispettati i requisiti minimi di età e di reddito. In particolare, va sottolineato che nel 2025 la quattordicesima è riservata ai pensionati con almeno 64 anni di età e con un reddito annuo entro determinati limiti. Gli importi riconosciuti variano da 336 a 655 euro, a seconda degli anni di contribuzione e della fascia reddituale individuale.

Come verificare l’importo spettante nel cedolino

I lavoratori dipendenti trovano la quattordicesima direttamente inserita nel cedolino paga relativo al mese di erogazione. Nel cedolino, la voce dedicata a questa mensilità aggiuntiva permette di vedere chiaramente l’entità della somma spettante, che viene calcolata sulla base della retribuzione contrattuale e dei mesi di servizio prestati nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda i pensionati, la verifica avviene tramite il cedolino della pensione, dove la quattordicesima compare come voce distinta nel mese in cui avviene l’accredito. L’INPS mette inoltre a disposizione un servizio online per consultare il dettaglio dei pagamenti e, se necessario, inoltrare domanda di ricostituzione qualora la somma non sia stata erogata oppure sia stata attribuita in misura inferiore al dovuto.

È fondamentale ricordare che, per chi raggiunge i requisiti nel corso dell’anno, ad esempio compiendo i 64 anni dopo luglio, la quattordicesima può essere riconosciuta anche nei mesi successivi, generalmente a dicembre.

I nuovi limiti reddituali e le fasce di importo

L’accesso alla quattordicesima per i pensionati è subordinato a precisi limiti di reddito. Nel 2025, la somma aggiuntiva spetta interamente a chi presenta un reddito annuo personale non superiore a 11.766,30 euro. Chi invece si colloca nella fascia tra 11.766,31 e 12.203,30 euro, riceverà un importo proporzionalmente ridotto.

Le fasce di importo della quattordicesima sono calcolate sulla base:

  • degli anni di contribuzione previdenziale (da lavoro dipendente o autonomo)
  • del reddito personale percepito

Alla luce di ciò, l’importo può variare significativamente da persona a persona, oscillando tra 336 e 655 euro per i pensionati che soddisfano tutti i criteri previsti.

Destinazione delle somme e impatto sull’economia

Il dato interessante emerge dall’analisi dei comportamenti di spesa degli italiani nel 2025. Quasi il 50% dei destinatari programmerà di utilizzare la quattordicesima per vacanze e viaggi, confermando la tendenza a collegare questa entrata extra alle spese per il tempo libero {1}. Tuttavia, una fetta consistente della popolazione, circa 24%, deciderà di destinarla al risparmio, mentre il 19% è orientato verso gli acquisti durante i saldi estivi.

La funzione sociale della quattordicesima si manifesta anche nella decisione di molti nuclei familiari di rispondere a esigenze più essenziali quali il pagamento di bollette, rate, mutui o addirittura spese sanitarie, che coinvolgono rispettivamente tra l’11% e il 15% dei beneficiari. In alcune aree, come il Sud e le Isole, una quota significativa della somma sarà destinata ai centri estivi per i figli.

Come influisce sul cedolino e sulle imposte

Un aspetto spesso trascurato è la tassazione. La quattordicesima, sia per lavoratori che per pensionati, è soggetta a IRPEF secondo le aliquote ordinarie, quindi l’importo netto può risentire delle detrazioni e delle soglie personali. Per i lavoratori, ciò significa che la cifra lorda presente nel cedolino non corrisponde sempre perfettamente a quella netta che verrà effettivamente percepita.

Per i pensionati, la quattordicesima non viene considerata per il calcolo dell’ISEE, ma può incidere sulla tassazione annuale complessiva, specialmente se sommata ad altre fonti di reddito.

Come agire in caso di mancato o errato accredito

Nel caso in cui la quattordicesima non dovesse comparire sul cedolino o l’importo risultasse più basso rispetto a quello spettante, il primo passo è la verifica tramite i servizi online INPS (per i pensionati) o attraverso l’ufficio del personale presso la propria azienda (per i dipendenti). Gli strumenti telematici consentono, infatti, di presentare immediatamente una domanda di ricostituzione o correzione, ottenendo l’adeguata attribuzione della mensilità aggiuntiva nei mesi successivi.

La tempestività nella verifica e nella contestazione di eventuali errori è fondamentale, anche perché le somme spettanti vengono corrisposte esclusivamente in presenze dei requisiti certificati nei sistemi informativi dell’ente previdenziale o del datore di lavoro.

In conclusione, la mensilità aggiuntiva di luglio rappresenta una boccata d’ossigeno per milioni di italiani, con importi semplificati ma anche regolamentati con attenzione, per garantire che il beneficio raggiunga i destinatari in modo equo ed efficace. Sapere come controllare il proprio cedolino, comprendere i criteri di calcolo e le modalità di tassazione permette a ogni lavoratore e pensionato di valorizzare al massimo questa opportunità nell’attuale contesto economico.

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