I fondi monetari rappresentano una delle soluzioni preferite dagli investitori che cercano uno strumento dal basso rischio e al contempo un’alternativa alla semplice liquidità parcheggiata su un conto corrente. Questi strumenti sono concepiti per offrire una gestione prudente del capitale, puntando principalmente sulla stabilità e sull’accessibilità veloce dei propri risparmi. Ma quanto possono realmente rendere, e quali sono i motivi per cui vengono spesso citati tra le opzioni più sicure dell’universo degli investimenti?
Come funzionano i fondi monetari e su cosa investono
I fondi monetari sono veicoli di investimento collettivo che allocano il capitale degli investitori in strumenti finanziari a brevissimo termine. Tra questi si annoverano i titoli di Stato di breve durata (come i BOT italiani), le obbligazioni societarie di elevata qualità creditizia, certificati di deposito e altri strumenti di debito che scadono entro 12 mesi. I criteri principali nella selezione dei titoli sono la bassa rischiosità dell’emittente e la rapidità di rimborso del capitale.
Questo portafoglio di investimento permette ai fondi di evitare forti oscillazioni di valore, rendendoli relativamente immuni alle variazioni dei tassi di interesse o alle turbolenze di mercato caratteristiche di investimenti più rischiosi. La volatilità storica dei fondi monetari è infatti minima rispetto ad altre categorie di investimento.
Rendimento atteso: quanto si può ottenere
Il rendimento di un fondo monetario è direttamente collegato ai tassi di interesse a breve termine vigenti sul mercato. All’inizio del 2025, per esempio, i tassi a breve termine si trovavano superiori al 3%, con le previsioni di mantenersi almeno al 2% per i mesi e gli anni successivi . Questa attuale cornice di tassi consente ai fondi monetari di offrire rendimenti annui tra il 2% e il 3,5%, una soglia storicamente favorevole rispetto ai periodi di tassi bassi degli ultimi anni.
Il rendimento effettivo di un fondo monetario dipende da diversi fattori:
- Composizione del portafoglio: la scelta di titoli con scadenze più lunghe o con un rischio leggermente superiore può incidere positivamente sul rendimento, pur restando nel perimetro della prudenza.
- Commissioni di gestione: le spese del fondo riducono il rendimento netto per l’investitore, quindi è importante confrontare sempre i costi tra vari prodotti simili .
- Scenari macroeconomici: l’attesa di tagli o aumenti dei tassi da parte delle banche centrali influenza il rendimento atteso, poiché i nuovi titoli acquistati riflettono immediatamente questi movimenti.
In definitiva, la prospettiva di rendimento dei fondi monetari resta modesta ma costante: difficilmente possono produrre rendimenti a doppia cifra, ma al contempo il rischio di perdita è estremamente contenuto.
Perché sono considerati un investimento sicuro
I fondi monetari sono in genere classificati come investimenti sicuri per alcune ragioni specifiche:
- Orizzonte temporale breve: investendo in strumenti di debito con scadenza ravvicinata, il rischio di variazione dei prezzi dovuto all’andamento dei tassi di interesse è quasi nullo.
- Qualità degli emittenti: la grande maggioranza dei titoli nel portafoglio di un fondo monetario è rappresentata da titoli di Stato di Paesi solidi o obbligazioni di emittenti altamente affidabili.
- Alta liquidità: questi strumenti possono essere convertiti in contante rapidamente; l’investitore, in qualsiasi momento, può riscattare le quote ed ottenere il capitale più gli eventuali rendimenti .
- Stabilità del valore: la volatilità dei fondi monetari è quasi inesistente, e le perdite rilevanti sono eventi eccezionali, collegati solo a situazioni estreme di bancarotta degli emittenti più solidi.
Proprio questa caratteristica di bassa volatilità li rende ideali per investitori con bassa propensione al rischio, o che necessitano di parcheggiare della liquidità in vista di un futuro utilizzo senza esporsi ai rischi dei mercati azionari o obbligazionari più volatili.
Va comunque sottolineato che anche i fondi monetari non sono totalmente privi di rischio; eventi di default degli emittenti, seppur rari soprattutto per titoli di Stato sovrani o grandi aziende, possono determinare una perdita parziale di capitale. Tuttavia, lo spettro di rischio resta fra i più bassi del comparto finanziario.
Vantaggi e limiti rispetto ad altre forme di investimento
Rispetto ad altre possibili opzioni di breve termine (come i conti correnti bancari, i depositi vincolati o i titoli di Stato a breve durata), i fondi monetari offrono:
- Rendimento superiore alla liquidità parcheggiata su conti correnti, soprattutto in epoche di tassi in crescita.
- Gestione professionale del portafoglio, con un’attenta diversificazione dei rischi.
- Praticità nella gestione: mediante un unico strumento si accede a una pluralità di titoli e a una diversificazione automatica.
I principali limiti sono invece:
- Rendimenti limitati rispetto agli investimenti obbligazionari di lunga durata, ai titoli high yield o ai mercati azionari.
- Imposte sui rendimenti, simili a quelle previste per altri strumenti finanziari.
- Costi di gestione che, se eccessivi rispetto al rendimento lordo, possono erodere i benefici della sicurezza e della liquidità.
Proprio per queste ragioni, i fondi monetari trovano la loro migliore collocazione come parcheggio temporaneo della liquidità, riserva per spese programmate o componente di stabilità all’interno di portafogli più ampi e diversificati.
La loro funzione è quindi quella di offrire una protezione del capitale e una soddisfacente remunerazione della liquidità in periodi di volatilità dei mercati o in attesa di reimpiegare il capitale in investimenti dal profilo di rischio più elevato.